By The Way

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sboie
view post Posted on 18/6/2008, 19:25




Titolo: By The Way
Titolo capitolo: Muore il Giorno
Serie: Kingdom Hearts
Personaggi: Roxas, Sora, Riku, Axel, Demyx, Zexyon, altri.
Pairing: Akuroku, RiSo XD, Akudemy, Zekudemy
Rating: Verde
Genere: Yaoi!!!! [Powa]
Avvisi: Alternative Universe



Disclaimer: Kingdom Hearts e i suoi personaggi non mi appartengono se no sarebbe stato un videogioco porno e non sarei qui a scrivere questa FF.

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“A volte mi chiedo come tu faccia a portare delle scarpe così grandi!”

“Huh?”

“Ma si! Guardati le scarpe sono enormi!!”

Sora spostò i suoi occhi dal suo interlucutore alle proprie scarpe e poi di nuovo dalle scarpe all’ interlucutore.

Grattandosi la testa lo guardò perplesso.

“Non capisco, a me sembrano delle normali scarpe da ginnastica…”

Si chiedeva come poteva una persona sana di mente andare in giro con delle scarpe gialle enormi, Sembrava un Clown.

Esasperato dalla stupidità di Sora volse il suo sguardo verso le punte delle quercie centenarie che riusciva a intravedere tra le case.

Stavano camminando verso il loro parco preferito, nonché uno dei pohi rimasti, e una volta arrivati si sarebbero seduti ai piedi di una delle quercie e si sarebbero messi a parlare.

Sora, emettendo un sospiro, si mise a calciare un sasso incrociando le braccia dietro la testa, canticchiando una strofa della sua canzone del momento.

“Parliamo di scuola, di vestiti, ho il pallino di suonare…”

Alzò lo sguardo sperando che l’altro si sarebbe messo a cantare con lui.

Roxas girò lo sguardo verso qualsiasi altra cosa che non fosse Sora e prese fiato.

“Dove abiti? Se ti bacio cos’avrò?”

Sora fece un mega sorriso ed entusiasta aggiunse la sua voce al coro per finire insieme il ritornello.

“Ma è solo un inganno alla mia mente e allo specchio leggo no; Non so se ti frega ma …”

Incrociarono lo sguardo per un attimo e gridarono l’ultima parola.

“PIANGERO!!!!”

Si misero a ridere finchè Sora con una voce un po’ sofferente iniziò un’ altro discorso.

“Che palleeeee!!! Domani si torna a scuola!!!!!”

Roxas un po’ sorpreso dall’improvviso cambio di discorso ci mise qualche secondo per assimilare le informazioni e formulare una risposta.

“Va bè, pensa al lato positivo potrai vedere tutti quelli della tua classe e poi sei pure nella stessa classe di Riku e Kairi.”

“Si, ma io volevo essere in classe anche con te!!!”

“Tanto ci vediamo lo stesso ogni giorno visto che per ora viviamo nella stessa casa.”

Erano entrati nel parco già da un pezzo ed erano a due passi dagli alberi così Sora fece uno scatto per sedersi per primo lasciando indietro il biondo.

Una volta arrivato, sora si afflosciò, quasi come buttandosi, alle radici dell’albero.

Roxas fece lo stesso solo molto più lentamente.

“Sora, A proposito di scuola, Li hai finiti i compiti?”

“Mmm…si, All’in circa…”

“Cosa significa all’in circa?”

“Sisi”

“Non provare a darmi la tara”

Incurante dell’ultima frase del biondo, Sora cambiò subito argomento.

“Lo sapevi che nella tua classe verrò uno studente che è stato bocciato ben DUE volte?!?!??”

“E non cambiare argomento!!!! Comunque si lo sapevo…Non sono come te, Io m’informo sulle cose che accadono all’interno della mia classe”

“Visto che sei così informato, Sai per caso come si chiama?”

Preso alla sprovvista Roxas si mise a strappare alcuni fili d’erba.

“No, non lo so…”

“Ah, visto che per una volta pure tu hai torto adesso mi paghi la merenda che mi è venuta fame!!!!”

“Mi dispiace, non ho soldi.”

Roxas mentre diceva quella frase sembrava veramente dispiaciuto ma niente può fregare Sora quando si tratta di scroccare dagli altri.

“Tutte balle!!! Lo so che li hai!!!”

Metà offeso per la mancanza di fiducia e esasperato per la seccatura che gli stava portando il moro rispose stringendo i denti.

“No, non li ho e anche se li avessi non te li darei.”

Tipica risposta di una persona che i soldi LI HA.

Così come preso da una scossa improvvisa Sora si alzò in piedi e iniziò ad indicare Roxas.

“Ah! Brutto bugiardo, L’ho sempre saputo che i soldi li avevi!!!”

In quel momento il biondo capì.

Capì che se Sora avesse continuato così l’avrebbo fatto a pezzi e poi l’avrebbe buttato in un cassonetto della spazzatura.

Per fortuna riuscì a mantenere la calma e si arrese alla troppa esuberanza del moro.

“Ok, Ho capito. Andiamo a prenderci un Gelato.”

Non se lo fece ripetere due volte e iniziò a correre verso il chiosco dei gelati portandosi dietro un Roxas più esasperato che mai.

Sora era veramente una persona troppo come dire…

Vivace.

Si, quello era l’aggettivo che più si avvicinava alla personalità del moro.

Il chiosco non era molto grande ma era molto comodo perché le altre gelaterie erano tutte fuori dal parco.

Il gelataio era una persona di mezza età, forse già in pensione, con pochi capelli quasi pelato ma era una persona simpatica, socievole e gentile.

“Salve Ragazzi!”

“Ciao Mark!!”

Il suo vero nome era Marco ma siccome Sora pensava fosse un nome troppo comune decise che l’avrebbe sempre e solo chiamato Mark.

Così gli altri ragazzi sentendo Sora chiamarlo in quel modo, iniziarono anche loro e ormai quasi nessuno si ricordava il suo vero nome.

“Allora che cosa volete cono o coppetta?”

“Io prendo un cono Maxi Fragola e Limone.”

“Si, ma tranquillo…Tanto i soldi sono miei!”

“Ovvio”

E con ciò scappò verso la panchina più vicina lasciando da soli Roxas e Il conto da pagare.

“Tu prendi qualcosa?”

“Si, grazie. Prendo un cono normale Tiramisù e Cioccolato”

“Ecco a te, sono cinque euro.”

Roxas diede al gelataio cinque euro in banconota e poi si girò per cercare Sora.

Intercettò lo scroccone e si mise vicino a lui per mangiare il gelato.

“Hey Rox, Che gusti hai preso?”

“Tiramisù e cioccolato.”

“Che schifo!!!”

“Sarà buono fragola limone allora…”

Sora come ogni persona matura tirò fuori la lingua facendo una smorfia e corse via per non ricevere una risposta violenta, molto violenta da parte di Roxas.

Mentre correva all’indietro continuando a far smorfie all’amico inciampò in un sasso e atterrò sopra una persona che nonostante tutto riusci a prenderlo al volo e a non far cadere nessuno dei due.

“Sora dovresti smetterla di dar fastidio a Roxas…”

Mentre Roxas si stava godendo la scena sulla sua panchina leccando il suo gelato, Sora si girò di scatto riconoscendo la voce di quella persona.

“Ma Riku ha iniziato lui!!!”

“Non ti crederei nemmeno se me lo confermasse Roxas…”

Abbassò la voce per non farsi sentire dal biondo…



“Però potrei anche crederti se mi facessi assaggiare il tuo gelato.”

Sora guardò il suo amico con stupore per poi assumere uno sguardo abbastanza “Serio.”

“Sei veramente un ruffiano Riku. Tieni puoi assaggiare.”

Allora Riku prese la mano di Sora per avvicinare il cono alla bocca.

“Guarda che ho detto assaggiare non divorare!!!!!” E si ritirò con un gesto protettivo verso il gelato.

A quell’esclamazione Riku si mise a ridere e intanto cercava di pulirsi con la mano.

Roxas, non avendo voglia di essere escluso dalle conversazioni decise che era meglio se fosse andato a casa.

“Io vado a casa ci vediamo dopo Sora, Ci vediamo Riku.”

“Ok, ciao Roxas.”

“Ci vediamo dopo Rox, dì a mia mamma che stasera mangio con Riku, ok?”

L’unica risposta che ricevetterò dal biondo fu una mano sventolata in segno di saluto.

“Secondo te avrà capito?”

“Si, non è un ritardato a differenza di te Sora.”

XXX

Roxas accese il suo ipod della apple nero e decise di ascoltare una canzone degli Slipknot, per andare sul leggero.

Era indeciso se mettere Wait And Bleed o Vermillion Part 2.

Ma alla fine Vermillion Part 2 ebbe la meglio.

“She seem dressed in all of me. Streched across my shame.”

Roxas seguiva le parole cantandole a bassa voce.

“All the truement and the pain, Lick Trough and covered me.”

Si, certo. Magari qualche parole se la inventava.

“I’d do anything to have her to myself.”

Ma l’importante era il gesto, no?

“I won’t let this build up inside of me.”

Visto che mancava ancora un bel pezzo fino a casa si mise a creare una playlist.

Aveva già messo Wait And Bleed che sarebbe partita appena questa sarebba finità poi magari avrebbe potuto mettere qualche canzone dei Succo Marcio, Matrioska e le uniche due che gli piacevano delle cattive abitudini.

Preso nei suoi pensieri non si accorse di star andando a sbattere contro la spalla di un tipo che passava.

“Ouch, scusa non volevo.”

“Guarda dove vai ragazzino…”

Alzò lo sguardo per vedere in faccia la persona contro chi era andato a sbattere.

Era un ragazzo sui diciassette anni, aveva gli occhi azzuri ed era biondo proprio come lui ma le pettinature erano completamente diverse.

Era anche più alto di lui, di circa dieci centimenti e indossava dei jeans, una cintura nera, una maglietta blu e sopra un giubbotto nero.

Vicino a lui c’erano altri due ragazzi, avranno avuto diciott’anni, uno aveva gli occhi color nocciola e i capelli rosa ed era vestito più o meno come il biondo mentre l’altro aveva dei capelli rossi e degli occhi verdi a dir poco…STUPENDI!!!

Senza volerlo Roxas si mise a fissarli fin quando il diretto interessato non iniziò a parlare.

“Dai ragazzi, lasciatelo stare e andiamo che Larxene ci sta aspetando.”

Con un grugnitò i due ripreserò a camminare.

“Mi devi un favore, ragazzino.”

Roxas rimase immobile e trattenne il fiato sentendo il respiro del rosso sul proprio collo.

“Va bè, ci si vede.”

Ed in un secondo raggiunse gli altri.

Certo che doveva proprio dirlo, oltre ad avere dei bei occhi aveva anche un bel c…

No…

....…

Non lo stava pensando veramente, non lui.

D’altronde lui non era G..

Avete Capito, no?

Messo a disagio con quei pensieri corse verso casa stando attento a non sbattere contro cose e persone.

XXX

Nel Frattempo…

“Allora dove vuoi andare a mangiare?”

“Andiamo da Mc Donalds!!!!”

A quella risposta Riku mise una mano sopra lo stomaco e fece finta di massaggiarselo.

“Si, mi ci vuole un bel pranzo sano…”

Sora fece un piccolo sorriso per la battuta.

“Stupido.”

“Oi, visto che non abbiamo niente da fare fammi sentire qualche canzone.”

“Ma siamo quasi arrivati.”

“Me ne frego altamente.”

Riluttante, Sora tirò fuori dalla tasca il suo ipod azzurro e mise Give Me Novocaine dei Green Day e passò una cuffia a Riku.

Il moro facendo finta di suonare la chitarra si mise a cantare.

“Take away the sensation inside. Bittersweet migraine in my head.”

“Sei la persona più stonata che conosca.”

Sora alzò la voce e si mise a gridare.

“IT’S LIKE A THROBBING TOOTHACHE OF THE MIIIIND.”

“Sei veramente un bambino!”

“E me ne vanto!!!!”

Riku sorrise e scosse la testa.

Sora era veramente una persona senza speranza.

Appena entrarono spense l’ipod e si diressero verso il banco delle ordinazioni.

“Buonasera boys!”

“Ciao Yuffie.” Fu il saluto detto all’unisono dai due ragazzi.

“Allora cosa prendete?”

Riku guardò sora e lo vide immerso nelle immagini pubblicitarie degli hamburger e delle offerte speciali così ordinò per primo.

“Allora a me dammi un Mc Chicken Menù.”

“Da bere coca?”

“No fanta grazie.”

“E tu Sora?”

Come svegliato da un bellissimo sogno all’inizio fu un po’ confuso ma riuscì a formulare una frase di senso compiuto.

“Aaaaalllora io un doppio cheese burger menu, un Mc nuggets da nove e un crispy mc bacon menu.”

“Dalla serie voglio tenermi in forma.”

Yuffie rise alla battuta facendo sorridere Riku di soddisfazione.

“Da bere coca?”

Sora stava per aprir bocca ma al suo posto rispose Riku.

“Si, grazie Yuffie .”

Yuffie prese il tutto e lo mise su due vassoi.

“Ecco a voi. Sono 16,09 euro.”

“Pago io, anche perché non penso che Sora abbia i soldi.”

E mentre lo disse fece l’occhiolino a Yuffie che arrossì.

Mentre Riku pagava il conto Sora andò via, forse cercando un tavolo.

Riku lo cercò con lo sguardo e quando finalmente riuscì a trovarlo fece sbattere il vassoio sul tavolo.

“Mi spieghi perché te ne sei andato via?”

“Perché a volte sei proprio odioso…”

“Oltre ad averti pagato la cena adesso sei anche arrabbiato con me!!! Almeno mi puoi dire il perché?”

“Vuoi sapere il perché? Bè piacerebbe saperlo anche a me!!!”

“Tu non sei normale.”

E con quello finirono di mangiare nel silenzio più assoluto.

Buttarono tutto quello che era rimasto e poi uscirono dal locale.

“Ti accompagno a casa.”

Non lo degnò nemmeno di uno sguardo.

“Fai come vuoi…”

Riku emise un lungo sospiro.

“E poi sono io quello odioso…”

Sora si sentiva in colpa per come stava trattando Riku ma era ancora irritato ed era indeciso se chiedere scusa oppure aspettare una mossa dell’altro.

Passò tutto il tempo a pensare e non si accorse di essere arrivato davanti a casa.

Così andando a istinto optò per la prima opzione.

“SentiRikumidispiacenonvolevotrattarticomeunamerdanonsocosamiasiasuccessochiedoperdono!!!!”

Riku rise fragorosamente e appoggiò la sua fronte a quella di Sora, che per la cronaca arrossì violentemente.

“Ok,ok però la prossima volta che devi chiedermi scusa fallo un po’ più lentamente, va bene?”

“va bene, buona notte Riku. Ci vediamo domani.”

“Ok, Ti vengo a prendere?”

“Se non ti da fastidio…”

“Certo non posso lasciare il mio moro preferito da solo.”

Sora arrossì ancor di più avvicinandosi al colore di un estintore e per nasconderlo si girò di scatto e aprì la porta della villetta a schiera.

“Ok allora a domani, Ciao.”

Salutò in fretta i suoi genitori e salì le scale velocemente togliendosi le scarpe nel primo posto che gli era capitato per poi saltare nel suo letto e affondare tra i cuscini

Ma purtroppo scoprì che in camera sua c’era Roxas che stava qualcosa alla chitarra.

“Cosa ci fai in camera MIA??” In un momento delicato come questo aggiungerei.

Roxas si fermò e lo guardo.

“Ti sei già dimenticato? Siccome in camera mia hai rotto il calorifero ed è uscita tutta l’acqua ora camera mia è un lago e dovrò dormire con te. Comunque perché sei tutto rosso?”

“Io?!? Cosa?! Rosso?!? Non capisco!!”

“E’ successo qualcosa con Riku?”

Sora lo sapeva, l’ha sempre saputo che Roxas in realtà era una donna.

Solo una donna avrebbe potuto avere tanto intuito, no?

“Come fai a saperlo?”

“Bè prima mi hai detto che saresti andato fuori con lui, mi sembra ovvia come domanda…”

Altro che intuito era logica, una cosa che non esisteva all’interno del cervello di Sora.

“Ah…è vero. Comunque spostati che voglio dormire.”

E si buttò sul letto senza neanche lasciar il tempo a Roxas di spostarsi.

“Alle 21.30?”

Alzò la faccia di quano bastava per farsi sentire.

“Si hai dei problemi?”

“Bè prima dovresti cambiarti.”

“Non ho abbastanza linfa vitale per cambiarmi.”

“Ok, ok ho capito, Io mi cambio e arrivo.”

Spense la luce e uscì, lasciando Sora da solo in preda ai suoi pensieri.

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Ecco a voi la prima Fan Fiction su Kingdom hearts scritta da sboie aka Honey Senpai!!!

E’ la prima volta che scrivo otto pagine per un capitolo (senza contare i crediti) e sono commossa, Ho già iniziato a scrivere il secondo capitolo ma non so davvero quando lo finirò.

La canzone che cantano Sora e Roxas all’inizio è Muore Il Giorno dei Succo Marcio ed è anche la canzone che dà il titolo al capitolo.

Ora vado ci sentiamo al prossimo capitolo ^^.
 
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view post Posted on 19/6/2008, 16:25
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Beh che dirti.
E' stupenda, spero che continuerai a postarla, perchè la leggerò, più che volentieri.
 
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Andy-chara!
view post Posted on 11/11/2008, 19:33




bella continua a postare!
 
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lupetta89
view post Posted on 17/3/2009, 21:41




promette bene ...continua a scrivere!!!!
 
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Giuki-Chan
view post Posted on 13/7/2009, 20:08




Bella! Scrivi molto bene! Continuala,per favore!
 
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4 replies since 18/6/2008, 19:25   391 views
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